In questo articolo esploriamo i blocchi emotivi in amore, e non solo, da un punto di vista energetico e olistico.
Quando parliamo di blocchi emotivi in amore pensiamo a dinamiche che si ripetono di relazione in relazione e che non ci permettono di vivere rapporti d’amore sani ed appaganti.
A livello energetico, parliamo di blocchi emotivi in amore anche quando siamo di fronte a difficoltà relazionali che riguardano ogni rapporto d’amore, non solo tra partners.
Le difficoltà possono riguardare:
- l’area della comunicazione, quinto Chakra;
- l’area del perdono, quarto Chakra;
- l’area del “controllo”, terzo Chakra;
- l’area sessuale o area del “sentire”, secondo Chakra (in questo contesto parliamo solo della coppia).
Vediamole tutte.
La comunicazione nella relazione: difficoltà e mancanze
La comunicazione mette in relazione due o più persone, per mezzo del suono e dell’etere. È tanto attiva, quanto passiva.
In effetti, il centro energetico della comunicazione o della gola, chiamato anche quinto chakra o Vishuddha Chakra, comprende non solo la gola e tutto l’apparato respiratorio e fonatorio, ma anche le orecchie, canali passivi che permettono l’ascolto continuo, anche mentre dormiamo.
Le difficoltà e le mancanze che potrebbero derivare dalla comunicazione possono dipendere da vari fattori:
- non ci sentiamo ascoltati.
Ultimamente la comunicazione è diventata faticosa per colpa delle tante distrazioni esterne, come i social. Gli stimoli costanti non ci permettono più una concentrazione protratta per un tempo sufficiente ad ascoltare l’altro, nelle sue parole e soprattutto nel suo linguaggio non verbale (il quale rappresenta una grande percentuale del messaggio comunicato);
- abbiamo difficoltà ad esprimere ciò che sentiamo.
Forse non ci è stato insegnato da bambini, forse abbiamo avuto esperienze dolorose durante la crescita, oppure ci siamo chiusi da adulti. Non troviamo le parole per esternare ciò che il cuore cerca di voler comunicare;
- le parole sono mal interpretate.
Ognuno di noi indossa i propri occhiali attraverso cui guarda il mondo. Anche le parole assumono un significato diverso per ogni ascoltatore. Per quanto attentamente possiamo sceglierle, ciò che conta è sempre come vengono ricevute.
Il perdono: un dono per noi stessi
Il per-dono è un dono che facciamo a noi stessi, non un atto divino. Perdonare non significa porgere l’altra guancia nonostante il dolore subito. Significa “vedere oltre” e liberarsi.
Nel momento in cui, dentro di noi, perdoniamo l’altro per il torto subito, lo ringraziamo per ciò che ci ha mostrato e per quello che grazie all’esperienza, abbiamo imparato, noi lasciamo andare il rancore e la rabbia: lasciamo andare dolore che ci autoinfliggiamo.
Mi rendo conto che significa fare un notevole sforzo ma se pensiamo che tutta quella rabbia trattenuta significa tenere un tizzone ardente in mano, che ferisce noi e tutte le persone che provano ad entrare in contatto con noi, arriviamo a vedere il perdono in una chiave diversa.
Lasciamo andare, facciamo spazio. Il passato è passato, non esiste più.
Il cuore si apre e il quarto Chakra diventa il ponte che è sempre stato destinato ad essere: per unire la parte più materiale di noi, con la parte più sottile e spirituale.
Apriamoci al nuovo e alle infinite possibilità.
Tenere tutto sotto controllo è disperdere potenziale
Quando si cerca di tenere la relazione sotto controllo, per paura di perdere l’altro/a o di essere feriti, si mette in moto un’energia che è esattamente opposta a ciò che si vuole ottenere. Usiamo il potenziale creativo in modo distruttivo.
Nelle relazioni è importante sentire la fiducia dell’altro/a ed è necessario concederla. Le esperienze passate, o la storia della nostra famiglia, non dovrebbero interferire con questo, perché comprometterebbero la riuscita di una relazione sana.
Nel nostro terzo Chakra risiede l’energia che ci permette di trasformare gli accadimenti della vita in esperienze evolutive per la persona che siamo, ed anche per l’anima che siamo. Se non riusciamo a mandare giù i bocconi amari della vita, allora resteranno non digeriti, come traumi, finché non ci lavoreremo su, attraverso percorsi strutturati.
È anche il centro in cui i nostri pensieri ripetuti prendono forma e concretezza.
Quando utilizziamo immagini per descrivere sensazioni corporee come “sento un masso sullo stomaco” oppure “ho come un coltello nella testa”, qui, queste forme pensiero diventano manifeste a livello energetico. Per questo è importante focalizzarsi sui propri desideri invece che sulle paure. Non immaginare situazioni di abbandono, o di perdita, ma utilizzare il potere della visualizzazione per manifestare una relazione sana, d’amore ed appagante.
Blocchi emotivi e sessuali
Il centro della sessualità, o secondo Chakra, è quella parte di noi che ci mette in relazione con l’altro a livello intimo. È anche il centro del sentire (quello di pancia), delle emozioni e della creatività. Vanno di pari passo.
Le emozioni si rivelano nel corpo attraverso sensazioni fisiche. Troppo abituati a stare poco a contatto con noi stessi/e, crescendo, lentamente, perdiamo la connessione con la capacità di ascoltare quello che davvero stiamo sentendo.
Questa incapacità si riflette anche a livello sessuale. Ci impediamo la libertà di lasciarci andare al piacere e/o al contatto fisico: vale anche per una carezza o un abbraccio.
A livello creativo il blocco in questo centro si manifesta con una difficoltà nel dar vita a nuove cose: generare una nuova vita ma anche dar vita a nuove idee e progetti.
Conclusione: i blocchi emotivi si risolvono lavorando su più fronti
I blocchi emotivi in amore non sono solo esperienze dolorose, ma occasioni preziose di crescita e trasformazione delle proprie dinamiche.
Attraverso un lavoro sul nostro sistema energetico, e quindi sui Chakra, possiamo iniziare un percorso di consapevolezza e guarigione.
Conoscere i Chakra, dove si collocano nel corpo e le aree tematiche su cui esercitano le loro funzioni, ci permette di avere una nuova chiave di lettura e di prenderci cura i noi a livello olistico. Per tornare ad amare in modo sano, libero e completo.
Ti invito a leggere gli altri articoli del blog, e restare aggiornato/a sugli articoli futuri, per iniziare un lavoro di auto aiuto.
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